Urtzos e Bardianos
Nel corteo di Ulà Tirso vengono accompagnati da Maskinganna
Tornate alla ribalta di recente, le maschere di sos Urtzus e sos Bardianos sono le maschere tipiche del carnevale di Ulà Tirso.
Anche qui, come in altri carnevali sardi troviamo la figura de s’Urtzu, la maschera animalesca che indossa una pelle di cinghiale, tiene al collo un campanaccio e porta sulla schiena “sa zippa”, un grosso pezzo di sughero che serve per proteggersi dai colpi delle mazze usate dai Bardianos.
Sos Bardianos sono figure umane, vestite di nero, col viso dipinto e col capo coperto, classici gambali e scarpe da pastore che hanno come obiettivo quello di percuotere continuamente sos Urtzos.
Il rito carnevalesco è incentrato nella lotta tra la figura umana e quella animalesca che affonda le radici, come del resto la stragrande maggioranza dei carnevali barbaricini, nei riti agro-pastorali.
Spicca una terza figura che rappresenta un’entità demoniaca, chiamata sa Maskinganna, che nella mitologia sarda non è così brutto come lo si dipinge, ma è piuttosto un folletto burlone.
Questa assume sembianze bestiali, vestendo una pelle di caprone e indossando svariati campanacci che fa continuamente risuonare.