Su Maimulu
La danza della pioggia di Ulassai
Il nome Maimulu è una variante del termine Maimone, ovvero l’antica divinità della mitologia sarda legata al culto dell’acqua e della pioggia, invocata da contadini e pastori: “Maimone Maimone abba cheret su laòre abba cheret su siccau, Maimone laudau”! (Maimone, Maimone chiede acqua il frumento, chiede acqua il seccato, Maimone laudato).
É senza dubbio uno dei più autentici e interessanti carnevali ogliastrini.
Alle sfilate partecipano varie maschere da forme animalesche tra cui la maschera tipica più rappresentativa di tutte, chiamata anch’essa Maimulu, che non è atro che un individuo animalesco ricoperto di pelli di capra nera con un copricapo di pelle scura.
La maschera ha dunque sembianze animalesche e viene accompagnata da altre figure quali sa Ingrastula, col viso dipinto di nero, avvolta da un lungo scialle, sa Martinica e su Martisberri.
In quest’antica manifestazione è interessante scoprire la presenza delle antiche danze propiziatorie della pioggia di chiara derivazione precristiana.
Anche qui è presente un chiaro riferimento al culto di Dioniso.
L’ambientazione tenebrose accompagnata dalle pazze movenze delle maschere rappresentano altri elementi curiosi e molto affascinanti.