Il nuraghe Losa: un ampio spazio fatto di corridoi e stanze

Una struttura complessa con funzione difensiva e rituale

Tra i settemila nuraghi presenti in Sardegna, ce n’è uno in particolare, nella zona di Abbasanta, che presenta le caratteristiche di un labirinto e di un intreccio di corridoi e stanze e che offre ai visitatori la possibilità di addentrarsi nell’oscurità di un enorme e complesso ambiente.

Si tratta del Nuraghe Losa e rappresenta una delle strutture più imponenti dell’Età del Bronzo, tra il XIV e il XIII secolo a.C.

Foto Archivio RAS http://www.sardegnadigitallibrary.it/
Foto Archivio RAS http://www.sardegnadigitallibrary.it/

La grandiosità di tale opera architettonica è data dalle sue due funzioni principali: quella difensiva e quella rituale. Non è altro che un fitto mistero costruito sulla base di una composizione geometrica molto articolata e sulla base di un forte culto religioso.


Da una parte, la maestosità è assicurata da un’area complessa, che, però, a differenza di altre analoghe tipologie di nuraghe, è priva di un cortile interno. Entrate, scale e torri primeggiano in questa superficie immensa. Gli accessi primari sono due: uno, posto a Sud-Est garantisce un passaggio proiettato verso la torre centrale; l’altro, orientato a Nord, conduce in direzione della torre retrostante. Gli atri sono protagonisti anche di un altro edificio, ossia quello collocato di fronte al corridoio d’entrata del nuraghe, che presenta due ulteriori ingressi.


Altro elemento importante è la scala. Una di quelle che compongono il nuraghe principale, escludendo dunque, l’edificio secondario, funge da via mediatrice tra la torre posteriore e la cima del nuraghe. Un’altra scala, costruita all’interno del muro e con una forma a spirale, collega la torre centrale con quella superiore.


Terza componente costruttiva, caratterizzante la grandiosità del nuraghe, è la torre. Una torre centrale e tre più piccole, che si trovano attorno alla struttura, sovrastano l’area nuragica. Le camere delle torri sono poste in comunicazione tra di loro attraverso lunghi corridoi.
Tali camere sono fornite di una volta a cupola, ossia una costruzione circolare, denominata tholos.


Tutto intorno si trovano capanne e imponenti mura che garantiscono l’effetto difensivo del complesso strutturale, dato anche dalle torri che presentano delle feritoie, cioè aperture molto utili per proteggere la popolazione nuragica dai propri nemici.

Dall’altra parte, l’ipotesi di grandezza, nonché di scudo e riparo dagli avversari, è offerta dalla seconda funzione del nuraghe, quella religiosa.
Infatti, una delle motivazioni della convivenza degli abitanti in questo tipo di villaggio era quella funeraria, tanto che sono ancora visibili reperti funebri e tombe di giganti.


Alcune capanne che costituiscono il villaggio nuragico mostrano, infatti, degli elementi architettonici che fanno pensare a riti religiosi che potevano essere svolti in quel periodo storico, in quelle precise zone.

 

01 novembre 2015

Sara Atzori
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