Sardegna terra di magie
Non è morto ciò che in eterno può attendere e con il passare di strane ere anche la morte muore
Gli Antichi furono, gli Antichi sono e gli Antichi saranno. Discesero da stelle oscure, prima che l'uomo nascesse, invisibili e tremendi, sulla Terra primordiale. Sotto gli oceani attesero per lunghe epoche, fino a quando i mari eruttarono la terraferma, e la loro stirpe brulicò sulla Terra.
Eressero città ciclopiche di torri titaniche e monoliti svettanti fino al cielo, e, in luoghi elevati, i templi di coloro che la natura non conosce e che gli Dei hanno maledetto. E tutto il creato s'inchinava al loro potere.
Quindi i Sovrani Primigeni aprirono gli occhi e videro gli abomini di coloro che devastavano la Terra. Nella loro collera levarono la mano contro gli Antichi, fermandone le iniquità e scacciandoli dalla Terra nell'abisso.
Infine l'Arabo pazzo, Abdul Alhazred, pazzo perché lui gli Antichi li aveva invocati e visti, racconta che i Sovrani Primigeni posero il loro sigillo sulla porta dell'abisso, tenendo così a bada, almeno temporaneamente il potere degli Antichi.
I miti greci invece raccontano che Kronos, detronizzato da Zeus, venne rinchiuso nella torre di un'isola a occidente. Un'isola ai confini del mondo (greco) dove dei giganti pietrificati delimitavano i confini. Ricorda qualcosa?
A dispetto dei tentativi di cristianizzazione in Sardegna il ricordo degli Antichi, tramandato oralmente, ha sfidato i millenni. In qualche modo cristianizzati o demonizzati restano intatti in tutto l'orrore primigenio che emanano.
Le loro fauci fameliche restano lì, spalancate in fondo ai dirupi e le loro mani, talvolta benevole, dispensano guarigioni miracolose in luoghi i cui nomi, talvolta romanizzati, etruschizzati o grecizzati, lasciano poco all'immaginazione.
Nel frattempo i Sardi hanno continuato ad adorare pietre e legni, accanto ai quali, su suggerimento di Gregorio Magno, vennero edificati luoghi di culto cristiani.
Tra i tacchi d'Ogliastra e i graniti del Logudoro, tendendo l'orecchio, non è difficile sentire il respiro degli Antichi che, nell'oscurità dei loro antri, attendono sognando...