Acqua smeraldina e ricca vegetazione a Porto Pino
La meraviglia del Golfo di Palmas
Definita la "perla del mediterraneo" per la sua affascinante scenografia paesaggistica, Porto Pino, punto di riferimento dei centri turistici del basso Sulcis, si estende lungo la costa sud-occidentale della Sardegna e si affaccia al Golfo di Palmas compreso tra l'isola di Sant' Antioco e Capo Teulada.
Ricchezza storica e naturalistico-ambientale, Pinus Portus (Porto dei Pini) è così denominato dai Romani a seguito della distruzione del Phoenus Portus (Porto dei Punici) per opera degli stessi. L'insenatura, usata dai Fenici per l'estrazione dell'arenaria e come scalo marittimo, sotto il dominio romano diventa un centro mercantile, un punto d'approdo usato durante la romanizzazione dell'isola durata sette secoli.
Forgiata da una fitta e rara vegetazione in cui primeggia il Pinus halepensis, il Pino d' Aleppo, la distesa sabbiosa si estende per quattro chilometri dividendosi in due spiagge separate: la prima dotata di vari servizi turistici e di proprietà del Comune di Sant'Anna Arresi; la seconda, amministrata dallo stesso con il Comune di Teulada, dà vita alla striscia di sabbia che divide il mare dagli stagni. Qui vivono alcune specie di uccelli acquatici migratori come il fenicottero rosa e il cormorano.
L'acqua smeraldina bagna un lungo arco costiero che si dirama verso uno sfondo in cui si ergono le Is Arenas Bianche (Sabbie bianche), ossia le Dune di sabbia.
Situate all'interno del Poligono militare di Capo Teulada, l'accesso è limitato dalle concessioni del Ministero della Difesa.
Composte di sabbia quarzosa la cui cima mostra la macchia di ginepro coccolone, sparto, euforbia e calcatreppola, sono il simbolo di una spiaggia da scoprire insieme alle reali influenze subite dall'architettura del territorio.