Le località più belle di Sardegna

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01 giugno 2015 Le dune di Piscinas, il deserto sardo

01 giugno 2015

Ci sono paesaggi che solo la Sardegna può avere e che fortunatamente sono ancora incontaminati. Comune di Arbus (VS). Costa occidentale sarda. Qui si può ammirare un vero e proprio deserto di sabbia: le dune di Piscinas.

 

Questo luogo è uno degli angoli più belli e affascinanti di tutta la Sardegna e le dune rappresentano una delle più grandi meraviglie dell’intero Mediterraneo.

 

Piscinas è un vero e proprio deserto in miniatura, formato da imponenti dune dorate, alte più di cinquanta metri, che penetrano nell'entroterra per due chilometri. L’impatto paesaggistico che si viene a creare lascia il visitatore senza fiato. Un frammento di Africa impreziosito dalla peculiarità della macchia sarda. Un prodigio della natura e una meta imperdibile se si decide di trascorrere una vacanza in Sardegna. 

01 giugno 2015 L’architettura naturale della Grotta del Bue Marino

01 giugno 2015

Sally ha scelto di godersi tutto il tempo a disposizione nella spiaggia di Cala Luna, prima di ripartire. I suoi compagni della minicrociera in gommone, invece, preferiscono sia l’escursione nella Grotta del Bue Marino sia l’esplorazione di Cala Luna. Paul, per esempio, è amante dell’arte creata dalla Natura stessa e, in seguito a un’attenta documentazione, ora sa perfettamente che la Grotta del Bue Marino offre scenari di architettura e scultura naturali. 

01 giugno 2015 L’Arcipelago de La Maddalena e le sue stupende spiagge

01 giugno 2015

L’Arcipelago de La Maddalena, situato nella costa nord-settentrionale della Sardegna è composto da sette isole principali e da oltre cinquanta isole minori. Le isole maggiori: La Maddalena, Caprera, Budelli, Spargi, Santo Stefano, Santa Maria e Razzoli, sono di natura granitica e scistosa e conservano delle condizioni geo-marine di grandissimo valore naturalistico, grazie al fatto che nel corso del tempo il loro valore ambientale è rimasto pressoché intatto.

 

L'area costituisce un Parco geo-marino che include circa cinquemila ettari di superficie terrestre e quindicimila di superficie marina.  Il parco comprende tutte le isole principali e tutti gli isolotti minori, costituendo un paesaggio tra i più suggestivi al mondo, per tutta una serie di motivi che variano dalla collocazione geografica, alla morfologia del territorio, dal paesaggio alla biodiversità marina.

01 giugno 2015 Acqua smeraldina e ricca vegetazione a Porto Pino

01 giugno 2015

Definita la "perla del mediterraneo" per la sua affascinante scenografia paesaggistica, Porto Pino, punto di riferimento dei centri turistici del basso Sulcis, si estende lungo la costa sud-occidentale della Sardegna e si affaccia al Golfo di Palmas compreso tra l'isola di Sant' Antioco e Capo Teulada.

01 giugno 2015 Oliena, perla del supramonte

01 giugno 2015

Oliena, bellissimo centro a pochi passi da Nuoro, ha tanti motivi per essere visitato. Lo scenario in cui sorge il paese, alle pendici del Monte Corrasi è unico. Famosa per il suo artigianato, la sua cucina e per gli straordinari gioielli in filigrana, è conosciuta anche per la qualità del suo vino e per la bellezza incontaminata del suo Supramonte.

 

A dimostrazione dell’importanza della sua offerta turistica, il paese, ottenne la Bandiera Arancione, assegnata dal Touring Club italiano, che tende a premiare la qualità e l’efficienza del turismo dell’entroterra. É uno dei sei comuni sardi che può vantare questo prestigioso riconoscimento. Oliena, attraverso il suo imponente patrimonio storico-culturale e ambientale, un servizio turistico efficiente, una notevole diffusione dei prodotti del proprio territorio e una proficua promozione di manifestazioni ed eventi, è riuscita a ritagliarsi un ruolo importante nel turismo dell’entroterra sardo.

 

La cultura e la tradizione a Oliena sono elementi fondamentali. In questo contesto tutto quello che è tradizione assume una valenza decisiva: dal bellissimo costume tradizionale, all’importanza che riveste il ballo sardo, dalla centralità e rilevanza del canto a tenore (uno stile di canto corale autoctono), a tutte le numerose ricorrenze festive che affondano le loro radici nei secoli e che tuttora restano vive.

 

Famosa in passato per gli olivi, il baco da seta e il miele, oggi è celeberrima in tutto il mondo per il vino. Il suo Nepente, vino prodotto dalle uve di Cannonau, dal colore rosso rubino e dal gradevole odore, è stato celebrato persino da Gabriele D’Annunzio, colpito dalla sua incredibile purezza. La frase del poeta che ne decantò le sue straordinarie caratteristiche viene puntualmente riportata nelle etichette delle bottiglie.

 

L’originalità e il pregio dei gioielli in filigrana e la qualità degli scialli in seta che si producono nel paese, hanno pochi eguali in tutta la Sardegna. Al Museo del ricamo e del costume tradizionale di Oliena, si può ammirare una vasta raccolta di manufatti, esposti col chiaro intento di conservare la cultura identitaria materiale del paese, attraendo il visitatore esterno, spesso curioso delle tradizioni di un popolo. Un ottimo esempio di turismo culturale.

01 giugno 2015 Asinara, il magnifico sentiero del granito

01 giugno 2015

Una brezza verace col sole che si nasconde tra le nuvole accoglie il turista. Dal piccolo e pittoresco porticciolo di Stintino (SS), si salpa verso un’isola misteriosa e disabitata. La sua sagoma appare nello sfondo, confusa tra le nubi. Il mare è docile, di un blu profondissimo. Tutto è pronto per una giornata diversa, per un tuffo nella natura più selvaggia.

01 giugno 2015 Orgosolo, il villaggio dei murales e del Supramonte

01 giugno 2015

Nel cuore della Barbagia e nel cuore del Supramonte si trova Orgosolo, comune sardo di poco più di quattromila abitanti, famoso in Sardegna e in Italia, ma anche fuori dal territorio nazione soprattutto per i suoi murales. Essi sono il simbolo del paese e insieme al suo incontaminato paesaggio rappresentano uno dei biglietti da visita più belli dell’intero entroterra sardo.

 

Per parlare di Orgosolo si deve partire proprio dai suoi preziosissimi murales. Questi stupendi frammenti di memoria sono una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto. Per le vie del paese, sulle pareti di alcune abitazioni si snodano i circa duecento dipinti che raccontano la storia della comunità orgolese e non solo. Gli affreschi parlano di grandi conquiste e grandi rivolte della popolazione sarda, raccontano di storie di vita quotidiana, di lotte politiche e guerre. Affrontano questioni sociali importanti come la disoccupazione, la siccità, la carestia. Tematiche di ampio respiro come la lotta all’emancipazione femminile e di ferma condanna come i fatti di Pratobello.

 

Questo stupendo bene col tempo è divenuto patrimonio di tutti perché la voce dei murales raggiunge chiunque si riconosce nella lotta, nel riscatto e nella giusta e civile protesta.

01 giugno 2015 Bosa Marina, una spiaggia storica

01 giugno 2015

La Sardegna si rivela nelle sue coste con scenari suggestivi e di incontaminata armonia. Lo dimostra la  spiaggia di Bosa Marina, situata a sud della foce del Temo, unico fiume navigabile in terra sarda con basse imbarcazioni.

 

La limpidezza e la pulizia dell'acqua del mare le permettono di ricevere con regolarità le "5 vele di Legambiente", ponendosi tra le migliori spiagge italiane. Consiste in una distesa di sabbia dorata di circa un chilometro che si affaccia a un' immensità di verde smeraldo con significative sfumature azzurre. 

01 giugno 2015 Paesaggio da cartolina: Porto Istana

01 giugno 2015

La paradisiaca composizione dei colori del mare unita alle luci solari che riflettono nell'acqua rendono Porto Istana meta turistica di forte attrattiva, il cui toponimo è rivolto al porticciolo di approdo dei natanti. L'insenatura si apre a pochi chilometri a sud di Olbia, comune della Sardegna nord-orientale, delimitata da scogli e vegetazione tipica della macchia mediterranea, seppur si compone di un gruppo di quattro spiagge suddivise da alcune fasce rocciose.

 

Ben collegata alla città olbiese da traghetti e mezzi pubblici è dotata di molteplici servizi che rendono il soggiorno piacevole e comodo, tra cui minimarket, ristoranti, bar e tabacchi, affitto di pattini e natanti, parcheggio a pagamento. La flora marina e la copiosità di pesci attrae gli appassionati della pesca subacquea e dello snorkeling, attività quest'ultima consistente nel nuotare con il solo aeratore ad una profondità variabile dagli zero ai cinque metri.

01 giugno 2015 Cala Brandinchi, la piccola Tahiti sarda

01 giugno 2015

C’è una spiaggia in Sardegna, dall’incantevole bellezza, alla quale è stato attribuito un soprannome che lascia pochi dubbi sul suo stupendo aspetto. Nel litorale di San Teodoro, nella località di Capo Coda Cavallo, sorge una piccola caletta, Cala Brandinchi, ribattezzata la “Tahitisarda”.

01 giugno 2015 Sotto il mare di Buggerru: fotografare il sortilegio

01 giugno 2015

Luciano Concas, il medico di Arbus innamorato del suo paese e delle sue coste, racconta la storia di una passione coltivata con la costanza di un uomo stregato dalle bellezze dei luoghi a cui si sente di appartenere anima e corpo. Luciano Concas esplora i fondali marini e ne fotografa le meraviglie quando, insieme ad amici che condividono con lui la stessa attrazione, il mare concede loro il permesso farsi riprendere nei suoi più segreti recessi. Perché le sue sorprese il mare le mostra a chi vuole e a chi ne rispetta il silenzio e ne indovina i sentieri.


Siamo nella zona di Buggerru, ben conosciuta dai minatori e da coloro che desiderano oggi visitare ciò che resta di un’attività estrattiva antica – forse Metalla romana si trovava qui – e che, nell’’800, crebbe in proporzioni importanti tanto da impiegare un numero considerevole di uomini, spesso sfruttati e maltrattati. Famosa resta la sanguinosa repressione dello sciopero del 4 settembre 1904 che uccise 3 minatori e ne ferì tanti altri e che provocò il primo sciopero generale in Italia.Buggerru nacque nel 1864 con l’espansione delle attività estrattive ed oggi è un piccolo comune di poco più di 1000 abitanti ed ha un porto, una costa, delle spiagge e un mare tra i più affascinanti che si possano immaginare.

01 giugno 2015 Cala Luna: una spiaggia tra il mare e la montagna

01 giugno 2015

Sono le 9 del mattino e Sally è seduta sulla sabbia della spiaggia di Cala Gonone, in attesa che arrivi il gommone con a bordo la guida, che condurrà lei e altri passeggeri verso territori mai visti prima. Il viaggio per arrivare a Cala Luna è lungo e Sally è consapevole del fatto che giungerà nel pomeriggio. Ma, nel frattempo, dedica tutta se stessa all’ammirazione delle altre calette presenti nella zona del Golfo di Orosei.

 

Sono le 4 del pomeriggio e la guida comunica ai visitatori che ci sono due possibilità: una è avere il privilegio di addentrarsi nelle Grotte del Bue Marino e per il tempo restante godersi la bellezza della spiaggia di Cala Luna; l’altra opzione è quella di restare tutto il tempo a Cala Luna, fino a quando non si dovrà rientrare alla base. In quel momento, Sally si trova in imbarazzo e non sa quale decisione prendere. Ma, poiché lei è amante del mare e della tintarella, sceglie di fermarsi in spiaggia e abbandona con rammarico l’idea di conoscere le Grotte di cui ha tanto sentito parlare.

01 giugno 2015 Un sogno d'estate chiamato Lispedda

01 giugno 2015

Racconta un mito greco che Perseo al fine di raggiungere e sconfiggere Medusa, il mostro con la testa di pietra dallo sguardo inesorabile, malefico e pietrificante si procurò tre cose: una sacca magica per riporvi la testa recisa, l'elmo di Ade per l'invisibilità e i calzari alati di Hermes. Non a caso dal sangue della Gorgone, di dura pietra, nascerà Pegaso, il cavallo alato che Perseo cavalca verso l’immortalità e la libertà. 


Dalla pietra, dalla sua durezza, nasce, dunque, per una strana catarsi il suo esatto contrario: la leggerezza. Italo Calvino lo aveva colto e aveva aperto il suo saggio “ Lezioni Americane” proprio con le pietre, il mito e la leggerezza. Di pietre, dal colore rosso, bianco, rosa, e perfino nere, ce ne sono tante a Lispedda.

01 giugno 2015 Carloforte: isola dell’isola di una penisola

01 giugno 2015

Dall’isola dell’isola di una penisola, recita il titolo di un importante festival che qui si tiene da vent’anni alla fine di agosto. E in effetti la piccola isola di San Pietro, al largo della costa sud occidentale della Sardegna, e Carloforte, il suo unico centro abitato, vivono in pieno questo stato di doppia insularità. Con tutte le difficoltà ma anche con tutto il fascino che ne deriva.

 

Una comunità di poco più di seimila abitanti che sopporta un po’ come una seccatura l’affollamento estivo dei tanti vacanzieri che sciamano fra i carrugi, le spiagge e le piazzette e che tira un sospiro di sollievo quando, dai primi giorni di settembre, il centro abitato si riappropria dei silenzi che l’accompagneranno per il resto dell’anno. E si riappropria anche della distanza da Cagliari che vista da qui appare lontanissima. Una distanza che si mostra subito a partire dalla lingua che si parla e che rimanda al dialetto ligure di Pegli e a Tabarka, l’isola vicina alle coste tunisine, da dove a metà del ‘700 una piccola comunità di pescatori di coralli giunse a popolare l’isola, su concessione di Carlo Emanuele III di Savoia, portando con sé, oltre alla lingua, pietanze come il cascà, il cuscus di verdure che rappresenta uno dei piatti che maggiormente caratterizzano, insieme al tonno, la gastronomia locale.

01 giugno 2015 Tra i tacchi d'Ogliastra, il fascino senza tempo di Ulassai

01 giugno 2015

Nel cuore dell’Ogliastra, antico e selvaggio territorio della Sardegna centro-orientale, sorge, tra i tanti centri ricchi d’interesse, un comune, famoso per i suoi tacchi calcarei, per una delle grotte più belle dell’isola e più estese d’Europa, per un’antica e apprezzatissima produzione tessile e per aver dato i natali a una delle più grandi artiste sarde di tutti i tempi: Maria Lai. Parliamo di Ulassai, suggestivo centro ogliastrino dalla notevole varietà di paesaggi carsici e dal suo ricchissimo patrimonio artistico.

01 giugno 2015 Gairo Vecchio, un frammento perduto di Sardegna

01 giugno 2015

La Sardegna è ricca di posti incontaminati, magici e abbandonati, ma se si parla di paesi fantasma, è impossibile non ricordare Gairo Vecchio. Tra i paesi abbandonati della Sardegna il più conosciuto è proprio questo villaggio nel cuore dell’Ogliastra. Un nome che la dice lunga sul suo destino: “ga” e “roa”, ovvero “terra che scorre”. Un destino segnato dalla furia della natura che ne ha sancito il suo definitivo abbandono; un epilogo che affonda le radici lontano, nel suo nome appunto, anche se non tutti concordano con la sua origine, poiché alcuni studiosi ritengono che derivi dalla trasformazione del nome della città di Galilium, antico centro dei Galilenses  (tribù montana della Sardegna, originaria del Gerrei, sconfitta dai romani).

01 giugno 2015 Il paradiso perduto della spiaggia del Poetto

01 giugno 2015

Al termine della pianura del Campidano, a Sud della Sardegna, entro lo splendore del Golfo degli Angeli, sorge Cagliari, la città del sole. Chi arriva dal mare la vede bianca e luminosa, merito delle mura medievali di pietra calcarea, ma anche dei due specchi d'acqua che la proteggono: Santa Gilla e Molentargius che, riflettendo la luce, paiono farla brillare di luce propria.

 

A ponente, oltre la rada e il porto che riflette i palazzi più eleganti della città, si incontra una lunga striscia di sabbia che giunge fino ai monti di Capoterra. Il primo tratto è Giorgino, una volta spiaggia per elezione dei cagliaritani, ora non più praticabile per via delle scorie rilasciate dalla più recente attività industriale.

01 giugno 2015 Il parco nazionale dell'Asinara

01 giugno 2015

Isola nell’isola, l’Asinara è percorsa perennemente dal vento e tormentata dal mare in movimento che ne ha modellato, nei millenni, le coste. Terra antica, di recente alcuni studi hanno evidenziato una sutura ercinica (carbonifero, prima metà del paleozoico) lungo la linea Asinara – Posada che fanno risalire le rocce a 950 milioni di anni fa. La sua storia si perde dunque nella notte dei tempi da cui una leggenda la trae indicandola come l’isola di Ercole, la Herculis Insula, che pare passò di lì nel suo avventuroso viaggio in Occidente.

01 giugno 2015 Il Trenino Verde della Sardegna

01 giugno 2015

Nel cuore della Sardegna, tra i monti del Gennargentu e del Monte Arbu, è possibile trascorrere un’intera giornata, unica al mondo nel suo genere, a bordo di un treno delle Ferrovie dello Stato: il celebre "Trenino Verde".


L' itinerario più caratteristico che il servizio offre è quello che prevede l’andata e il ritorno da Arbatax a Sadali. Si parte al mattino dalla piccola stazione di Arbatax o, se si è dormiglioni,  da quella di Lanusei dove il treno parte più tardi. É opportuno portare con sé un pranzo al sacco o, meglio, prenotare una sosta in uno degli agriturismi e ristoranti che è possibile trovare al passaggio del treno: a Gairo Taquisara, Seui, Niala, o, infine, a Sadali.


Il menù è eccezionale, tipico, ricco di prodotti locali accompagnati da una deliziosa ospitalità e da uno scenario naturalistico primitivo e quasi surreale.


Il viaggiatore del trenino verde è poi, a sua volta protagonista. Libero e spensierato può viaggiare a bordo del vecchio e rumoroso treno, lento lento,  tremolante e barcollante, che però permette di osservare i paesaggi circostanti: lecci, querce, macchia mediterranea, e ancora splendide famigliole di cavalli, cinghiali, e i maestosi cervi sardi dagli scatti rapidi e brevi.

 

Non meno affascinante l’architettura ferroviaria: gli alti ponti di ferro traforato e le gallerie di granito sardo, le piccole stazioni evocano un’atmosfera di tempi lontani.

01 giugno 2015 Il turismo di eccellenza di Castiadas

01 giugno 2015

Siamo nel Sarrabus, una subregione situata nella estremità sud orientale della Sardegna, in provincia di Cagliari. Caratterizzato da una economia prevalentemente agricola e pastorale, oggi il  Sarrabus è anche sinonimo di turismo di eccellenza per le sue acque cristalline che lambiscono spiagge sottili e bianchissime che si snodano per decine di chilometri, da Villasimius fino alla foce del Flumendosa.

 

Ma sono le zone interne del territorio a regalare interessanti sorprese. Partendo da Minni Minni verso la catena montuosa dei Sette Fratelli, futuro parco regionale, fino alle foreste montane di Villaputzu, è un unico patrimonio ambientale incontaminato, dove alberi e piante secolari ed essenze rare sono ancora rifugi di fauna d’altri tempi. È nel Sarrabus che la lunga dorsale granitica che attraversa la Sardegna, dalla Gallura fino a meridione, affiora tra Capo Ferrato e Capo Carbonara. 

01 giugno 2015 La magia verde della costa di Villasimius

01 giugno 2015

Verde come il mare di smeraldo, come il sottobosco d'autunno, verde come i mandorli d'estate o come l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Pochi sanno, però che Villasimius dispiega tutta la sua bellezza in primavera. Impossibile non fermarsi una volta superato l'istmo di Capo Boi, i capelli battuti dal vento e la salsedine che punge le narici ad ammirare tanta meraviglia. Un verde muore nell'altro, resuscita poco più avanti, sfumando nell'azzurro, si inerpica fino al viola, punteggia la sabbia dorata, brillando, quindi, nei toni più chiari delle radure dall'erba nuova. 

01 giugno 2015 Le Bombarde, un gioiello tra le rocce vulcaniche

01 giugno 2015

La pineta caratteristica della macchia mediterranea e le rocce vulcaniche fanno da contorno alla spiaggia delle Bombarde, situata nell'omonima località del comune di Alghero o S'Alighèra (Luogo dell'Alga), appellativo sardo derivante dall'accumulo di Posidonia oceanica lungo le coste, determinato dall'attività delle correnti del mare. Il posidonieto, endemico di tutto il bacino del Mediterraneo, è considerato un buon indicatore della qualità delle acque marine.