La verità nel velo: intervista ai designers di Inveloveritas

Backstage di un progetto creativo che rivisita in chiave moderna l’accessorio simbolo dell’abbigliamento tradizionale sardo

In una terra che della propria storia trova ogni giorno nuove sfumature narrative, artistiche, scientifiche, l’abbigliamento tradizionale sardo ha ancora molto da raccontare, perché delle sue forme molteplici e complesse, che hanno attraversato per secoli l’isola come fosse un continente, nessuno è ancora riuscito ad incasellarne a fondo le fonti ispiratrici.


Un po’ come se corittu (corpetto) e ragas (gonnellino del costume maschile) fosse rimasti imbrigliati in una rete di spunti religiosi, mitologici e intimi, che nell’intreccio lasciano lo spettatore – perché di spettacolo, realmente, si tratta –meravigliato e stupito, specie se ad indossare il prezioso vestiario è il profilo fiero, un po’ fenicio e bellissimo delle donne sarde.


Lo sanno bene Giuseppe Scalas e Maria Francesca Maniga, in arte Morisca e MFM, che hanno osservato questa immensa e variegata produzione tessile e hanno provato a trasformarla con un sapiente lavoro creativo di mescolanze di significati, nella migliore osservanza delle pratiche postmoderne di mix e rivalutazione di arti, segni e bellezze. 

Inveloveritas ha colpito subito l'immaginario dei ragazzi e delle ragazze sarde. Come nasce il progetto, il logotipo e la vostra collaborazione?

Entrambi siamo affascinati dai tessuti, le forme e le architetture dell’abbigliamento, tradizionale e contemporaneo. Il progetto è nato dal desiderio di esprimere il nostro punto di vista sul copricapo femminile dell’abbigliamento tradizionale sardo, nelle sue molte varianti, come il velo in senso stretto, lo scialle, la cuffia, la benda. Abbiamo riflettuto sui copricapi che, per il loro valore estetico, potrebbero tranquillamente inserirsi nell’abbigliamento contemporaneo.
Il logotipo è nato da una valutazione culturale: la nostra t-shirt raffigura una donna nuda di profilo con il capo velato. É un'immagine paradosso tra gli stereotipi di libertà e chiusura attribuiti rispettivamente al nudo, di una donna che si scopre, e al velo, di una donna che si copre. Abbiamo riflettuto sulla libertà d'espressione, sulla libertà stereotipata che diamo al nudo e sulla possibilità che un velo possa in un certo senso scoprire della persona che lo indossa quanto o più del nudo. Da qui il nome Inveloveritas.


Sempre più giovani cagliaritani cercano di farsi strada nel settore della creatività home made. Qual è il segreto per distinguersi?

La distinzione è insita in ogni persona: ciò che fa la differenza è avere la fortuna ed anche la volontà di esprimere il proprio punto di vista e farlo secondo le proprie capacità. Abbiamo sintetizzato e trasformato i nostri punti di vista sul mondo che viviamo attraverso ciò che ci piace fare. È chiaro che non si può prescindere dai contesti in cui si è inseriti, ed anzi è necessario nutrirsi delle visioni che abbiamo intorno, facendo di queste il bagaglio che favorisce la nascita del nostro personale e distinto punto di vista, se vogliamo della nostra personale identità.

L'artigianato della nostra isola gode di un percorso millenario ed è apprezzato dai turisti di tutto il mondo. La rivisitazione in chiave moderna di inveloveritas cosa vuole comunicare?

L’apprezzamento dei turisti è il nodo di questa domanda, perché è ciò che ha contribuito a costringere un certo tipo di artigianato, ma non solo, in ciò che chiamiamo folklore. L’artigianato sardo, ma forse il sé dei Sardi in generale, si è modellato più sull’immagine che gli altri hanno di noi, piuttosto che su ciò che noi pensiamo di noi stessi. È un discorso complesso, ma fondamentalmente crediamo che sia più importante guardarci dentro, dire qualcosa alle donne e agli uomini sardi, più che inseguire l’immagine che, pur rendendo in termini economici, non ci aiuta a capire chi siamo e cosa vogliamo essere.
Noi vorremmo che la nostra t-shirt venisse prima di tutto apprezzata dai Sardi, persone che viaggiano e scoprono il mondo, o che rimangono nel paese dove sono nate e cresciute, e che indossandola si sentano totalmente liberi e contemporanei, comunicando orgogliosamente chi sono. Per questo ogni velo è decorato a mano rendendo ogni t-shirt unica, come unico è il modo in cui ogni donna indossa un accessorio e vive la propria vita.


Inveloveritas come in vino veritas...il vino migliora con l'invecchiamento: cosa ci dobbiamo aspettare da Morisca e MFM?

Vorremmo continuare nel progetto della rivalutazione dei copricapi dei costumi sardi, magari con nuove grafiche su nuovi modelli…fino ad arrivare a realizzare un copricapo nuovo. Sulla strada … ci beviamo il novello.

 

01 settembre 2015

Valentina Zuddas
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