Fra Ignazio da Laconi
Il Padre Santo
Vincenzo Peis è originario di Laconi, in cui visse secondo i valori cristiani fino al 1721, anno in cui iniziò il Noviziato presso il Convento dei Cappuccini, acquisendo il nome di Fra Ignazio.
Svolse il suo apostolato a Cagliari per circa quarant’anni, dando prova della sua capacità religiosa comunicativa e carismatica nello svolgimento della sua funzione di questuante.
La richiesta dell’offerta era rivolta a soddisfare le esigenze dei più poveri e bisognosi e la sua dote fu quella di far sempre più partecipe il popolo alla realtà intima e privata del Convento.
La sua figura umile e degna di meritato consenso per le azioni svolte nel corso del suo agire cristiano, è stata fondamentale per la conversione dei peccatori.
La venerazione popolare è derivata anche dalle molteplici virtù del Frate e ai vari miracoli che, secondo i fedeli, egli compì.
Essi risultano dal Summarium del 1868, edito nella Positio super virtutibus, in cui sono state dedicate centoventuno pagine ai miracoli compiuti in vita e ottantasei pagine, invece, destinate ai miracoli post mortem.
La contestualizzazione delle attività miracolose di Fra’ Ignazio consente di definire lo stesso come “Padre Santo”, anche solo in virtù della natura magnanima.
È dalla collaborazione che l’uomo ha dato a Dio che sorge la santità del Frate. L’emblema virtuoso che egli ha rappresentato è l’umiltà, caratteristica del suo vivere nel quotidiano servizio reso a qualunque persona e motivo giustificatorio dell’appellativo “Frate del popolo sardo”.
Nel 1779 a causa della sua cecità, fu distolto dall’incarico della questua e l’undici maggio di due anni dopo, morì. Il processo di beatificazione si concluse nel 1951, con la proclamazione a Santo avvenuta per opera del pontefice Pio XII.
In Sardegna la commemorazione del Frate degli studenti, avviene in corrispondenza della sua data di morte, giorno memorabile per onorare colui che, secondo il premio Nobel Grazia Deledda, è “l’uomo più ricordato del Settecento sardo”.