Tra i tacchi d'Ogliastra, il fascino senza tempo di Ulassai
L'incantevole paese ogliastrino patria dell'artista Maria Lai
Nel cuore dell’Ogliastra, antico e selvaggio territorio della Sardegna centro-orientale, sorge, tra i tanti centri ricchi d’interesse, un comune, famoso per i suoi tacchi calcarei, per una delle grotte più belle dell’isola e più estese d’Europa, per un’antica e apprezzatissima produzione tessile e per aver dato i natali a una delle più grandi artiste sarde di tutti i tempi: Maria Lai. Parliamo di Ulassai, suggestivo centro ogliastrino dalla notevole varietà di paesaggi carsici e dal suo ricchissimo patrimonio artistico.
Il centro di Ulassai è famoso innanzitutto per via delle Grotte de Su Marmuri, tra le più estese d’Europa, ricche di fascino per via dell’imponenza di alcuni gruppi stalagmitici e la presenza di una serie di laghetti.
Questo territorio, abitato fin dai tempi più antichi, da un punto di vista geologico è un luogo molto affascinante. A renderlo tale è la presenza di numerosi altopiani denominati “tacchi” di origine calcarea, che si elevano a picco raggiungendo altezze considerevoli e che oggi rappresentano una tappa obbligata per tutti gli appassionati di sport estremi.
I tacchi sono presenti in tutta l’Ogliastra, ma in questa zona assumono una particolarità unica. La peculiarità di questo piccolo centro è data dal fatto che sorge tra il Tacco di Ulassai e il Monte Tusiddu, rendendo decisamente suggestiva la sua posizione. Una delle cose che colpisce subito il visitatore è proprio la specifica conformazione del borgo, quasi aggrappato sulla roccia.
Di particolare interesse, da un punto di vista naturalistico, oltre alle grotte,sono le cascate di Lequarci. In inverno, nei periodi maggiormente piovosi divengono una vera e propria attrazione. La portata dell’acqua raggiunge i massimi livelli e con un salto di quasi cento metri, si riversano nella vallata offrendo uno spettacolo unico.
Ulassai è anche importante centro tessile sede di una piccola cooperativa: la cooperativa tessile artigiana Su Marmuri, che promuove da svariati anni, attraverso l’antica tecnica di lavorazione con il telaio a mano, pregevolissimi prodotti interamente realizzati con fibre naturali.
Il paese infine ha dato i natali a un’artista straordinaria: Maria Lai. Indimenticata e inimitabile artista visiva che forse più di ogni altro artista sardo, fu capace d’interpretare la propria terra senza mai essere locale, realizzando un’opera unica e variegata, di forte creatività e facendo conoscere al mondo intero una Sardegna diversa e autentica.
Il comune di Ulassai dedicò a questa straordinaria figura un museo chiamato Stazione dell’arte, situato nei locali di un’ex stazione ferroviaria e gestito dalla "Fondazione Stazione dell'arte Onlus". Per la realizzazione del museo fu decisivo l’apporto stesso dell’artista che a tal proposito donò diverse sue opere.
Oggi questo straordinario museo, unico nel suo genere, con i suoi vari spazi chiusi e aperti, non si limita solo a raccogliere le numerose opere di Maria Lai, ma si apre anche ad altre discipline tra cui la musica e il teatro e svolge un importante lavoro di educazione artistica.
Il miracolo dell’arte e di Maria Lai sta tutto qui: riuscire a cambiare prospettiva a un paese, che da emblema dell’isolamento, diventa punto di partenza e simbolo di riscossa, perché come disse la stessa artista:“.…L’arte nasce dalla tragedia e dall’insicurezza del mondo, ma non chiude, anzi, apre e dilata la coscienza di ogni possibile lettore…” e di apertura oggi, se ne sente terribilmente il bisogno.